• 14/08/2016 alle 10:42

    Hamer, Polmoni, bronchi, emottisi;  bronchi), tosse con sangue (emottisi).
    <p align=”justify”>Testimonianza tradotta dal sito di Pilhar.                                                                                                31.01.2009</p>
    <p align=”justify”>Nel mese di agosto del 2002 la nostra casa è stata gravemente minacciata da un’alluvione. Grazie al rapido e mirato intervento dei pompieri abbiamo potuto evitare l’allargamento della nostra cantina. In quell’epoca non lo sapevo ancora (ho conosciuto la “Germanica” solo un anno più tardi), ma da quel giorno in poi ho avuto un conflitto di territorio attivo. Il quadrimestre seguente ha continuato a piovere forte, fino a due giorni prima del capodanno 2003, perciò praticamente facevo continuamente recidive, poiché ogni pioggia mi riportava sul binario. (Mi rendo conto col senno del poi del perchè non avessi appetito, continuassi a pensare a delle soluzioni su come salvare la mia casa dalle inondazioni e non riuscissi a dormire. Se fossi stato informato già allora avrei senz’altro anche notato le mie estremità fredde.)</p>
    <p align=”justify”>Circa il giorno dell’epifania le notizie meteo alla radio annunciavano un lungo periodo di bel tempo. Mi ricordo ancora di aver sentito la notizia con un certo sollievo, ma sono rimasto anche un po’ scettico. Quando dopo tre settimane di tempo splendido non erano ancora previsti dei peggioramenti, mi sono reso conto che io (e la mia casa) ero “fuori pericolo” per un po’ di tempo.</p>
    <p align=”justify”>Due giorni dopo ho cominciato a tossire, avevo la febbre e mi sentivo tramortito. Per una settimana intera sono dovuto restare a letto. Il terzo giorno nel muco della tosse c’erano delle grosse macchie di sangue. Senza sapere il perché, l’ho taciuto sia a mia moglie sia al medico, avevo paura di dover andare in ospedale ed ero anche convinto che il mio corpo fosse abbastanza robusto per superare il tutto. Infatti così è stato. Dopo due giorni di emottisi tutto è tornato nella norma e circa una settimana dopo l’inizio della “malattia” ho potuto riprendere servizio a scuola.</p>
    <p align=”justify”>Nell’ottobre del 2003 ho conosciuto la NMG e ne sono rimasto subito molto affascinato, così da partecipare regolarmente ai gruppi di studio e frequentare seminari e conferenze.</p>
    <p align=”justify”>Nel gennaio del 2004 sono andato ad un corso di sci con la scuola. La notte prima della partenza aveva piovuto molto ed il fiume vicino casa si era ingrossato al mattino, ma non in modo preoccupante. Il giorno dopo l’arrivo nella località sciistica non potevamo sciare poiché pioveva perfino in cima alle montagne talmente si era alzata la temperatura. Alla sera chiamai a casa.</p>
    <p align=”justify”>Rispose mio figlio di 9 anni. Alla mia domanda preoccupata se il fiume fosse in piena, sembrava sorpreso e rispose: “No, per niente.” Ero molto sollevato. Nello stesso momento mia moglie ha preso la cornetta del telefono protestando: “Non manca molto ed il fiume scavalcherà gli argini. Ha piovuto ininterrottamente tutto il giorno.” (Mio figlio non si era interessato al tempo, come fanno tutti i bambini.) Mi ricordo ancora con precisione: ho preso improvvisamente a tremare, mi si sono gelati mani e piedi, come avevo imparato nei gruppi di studio. Immediatamente il mio pensiero era occupato da misure di protezione per la mia casa. Mi moglie cercava di calmarmi, un vicino di casa l’aveva aiutata con le misure preventive e la faccenda non era così tragica visto che aveva smesso di piovere. Nonostante tutto, quella sera, io ero fuori fase, la mia testa era piena del pericolo dell’inondazione. Inutile dire che quella notte ho dormito male.</p>
    <p align=”justify”>La mattina dopo ho chiamato subito mia moglie, che mi ha segnalato il cessato allarme. Tutto era passato, il fiume era tornato quasi a livello normale, non dovevo più preoccuparmi. Non mi sono fidato del tutto però fino quando non sono tornato a casa il venerdì seguente. Solo a mezzogiorno del sabato ho avuto la certezza che non c’era più pericolo per la mia casa.</p>
    <p align=”justify”>Domenica sera mi sono ritrovato nella vasca da bagno e improvvisamente, a ciel sereno, ho iniziato a tossire. Ho rifatto il percorso di due anni fa che già conoscevo: la mattina dopo ero stanco, febbricitante e tossivo terribilmente. Da mercoledì avevo tosse con sangue, che nell’arco del giovedì passò. Il fine settimana ero di nuovo in forma.</p>
    <p align=”justify”>Nessuno della mia famiglia è stato contagiato, nessuno ha sviluppato l’emottisi, tutti sono restati sani nonostante tutte le visite che ho ricevuto.</p>
    <p align=”justify”>Nessuno ha neppure avuto un’influenza. Non mi è rimasta neanche un po’ di difficoltà respiratoria. Mi sento come prima della “malattia”.</p>
    <p align=”justify”>Con la seconda volta sapevo già come funzionavano l’unità corpo-mente-anima. Sapevo che il mio corpo eliminava adesso attraverso le vie aeree le cellule che si erano formate nei polmoni e che adesso erano diventate inutili e che, non appena avesse concluso, sarei tornato sano come prima. Non avevo bisogno di farmaci. Ero costretto di consultare un medico per il certificato di malattia ma gli ho taciuto l’emottisi e non ho preso neanche i farmaci che mi ha prescritto. Sono guarito così esattamente come era prevedibile grazie alla conoscenza che avevo acquisito nel gruppo di studio.</p>
    <p align=”justify”>Grazie di cuore, dr. Hamer!</p>
    <p align=”justify”>Viva la medicina sagrada!</p>
    <p align=”justify”>Johannes F.</p>
    <p align=”justify”>Annotazione:</p>
    <p align=”justify”>Una testimonianza molto dettagliata che dimostra come possiamo osservare la veridicità della Germanica nelle reazioni del nostro corpo. In questo racconto vediamo anche come colpisce individualmente una DHS secondo il contenuto del conflitto. Nonostante si trattava di un conflitto dell’acqua (l’inondazione del fiume) il nostro amico ha reagito con un conflitto di territorio, la casa era in imminente pericolo. Da allora il binario del tema “acqua alta” colpisce la mucosa dei suoi bronchi. Probabilmente resterà un binario per molto tempo. Ma anche se fosse così, il nostro amico ha imparato ad avere riguardo e a darsi il tempo necessario per la guarigione. Egli sa che, se ci sarà in arrivo un periodo di piogge forti, probabilmente reagirà di nuovo con i bronchi.</p>
    <p align=”justify”>Sapendo il perché, si sa cosa fare. Conoscendo i tempi ci si può preparare anche ai tempi di guarigione. Se si sa inoltre che la reazione del corpo non è una cosa maligna ma sensata, si perde ogni paura e si rimane il “capo” delle proprie faccende. Non si corre più così facilmente il pericolo di diventare vittima della medicina ufficiale spesso radicale e brutale.</p>
    <p align=”justify”>Vedi anche:</p>
    <p align=”justify”>SBS: Il polmone</p>
    <p align=”justify”>Hamer, Polmoni, bronchi, emottisi</p>
     

    http://www.warmfit.com/wp-content/uploads/2016/01/presentazione20NMG.pdf