• 14/07/2016 alle 17:10

    Fitness: il lavoro del Personal Trainer; Introduzione alla professione del personal trainer e percorso evolutivo: dall’istruttore al personal trainer;

    Fitness: il lavoro del Personal Trainer

    Fitness: il lavoro del Personal Trainer

    Sempre più spesso si sente parlare della figura del Personal Trainer. Sino a pochi anni fa era esclusivo appannaggio di individui facoltosi, che potevano permettersi un istruttore alle loro dipendenze.

    I tempi cambiano e, oggigiorno, richiedere i servizi di un personal trainer sta divenendo sempre più una consuetudine.

    Cresce la domanda e cresce l’offerta di personal trainer. Cercheremo, in questa sede, di comprendere “chi è il personal trainer“, come lavora, quanto costa. Ma anche come si diventa personal trainer, cosa ci si deve aspettare da tale figura professionale. Affronteremo questo lavoro dal lato del professionista e dal lato del cliente.

    La voglia di tenersi in forma è, fortunatamente, un desiderio che accomuna sempre più soggetti.

    Dall’esigenza di raggiungere una buona efficienza fisica, alla decisione di iniziare una pratica sportiva, il passo è breve, il percorso quasi obbligato.

    I benefici dell’attività sportiva sono noti a tutti, se non nel dettaglio, perlomeno a grandi linee (dello stesso autore vedi anche L’attività motoria per il benessere e l’efficienza fisica.

    La pratica di un’attività sportiva non è un aspetto da sottovalutare e, ritenersi esperti, o quantomeno adeguatamente preparati, per affidarsi al fai da te può nascondere esiti assolutamente imprevisti e, spesso, controproducenti.

    Se è vero, come è vero, che il movimento corporeo non ha bisogno di insegnamenti, essendo un esercizio che si apprende fin dal ventre materno, è altrettanto importante considerare che, la pratica sportiva, implica spesso l’esecuzione di gesti innaturali (es. allenamento alle macchine in palestra), o movimenti ciclici ripetuti un numero considerevole di volte (es. corsa), o gesti tecnici e balistici di grande precisione (es. nella ginnastica), in altri termini espressioni del movimento corporeo non esattamente abituali e innate, che implicano una conoscenza tecnica dei gesti.

    Come se non bastasse, l’ottenimento di un determinato risultato non può prescindere dalla conoscenza ed applicazione delle corrette tecniche di allenamento, degli idonei tempi di recupero, della programmazione annua dell’allenamento, della valutazione dello stato di forma iniziale e del controllo periodico dei risultati, ecc.

    Per tale ragione, iscrivendosi in palestra, venendo a contatto con un mondo certo non ostile, ma inevitabilmente nuovo, ricco e variegato, ci si affida spesso ad un istruttore.

    Un istruttore è in grado di valutare il nostro stato di forma, di ascoltare gli obiettivi che intendiamo raggiungere, e di realizzare un idoneo programma di allenamento (la cosiddetta “scheda”).

    Tuttavia, un istruttore, segue in una palestra decine di persone, spesso contemporaneamente e, per tale ragione, non può affiancare un soggetto per tutta la durata della sessione diallenamento.

    Non solo. Sempre per ragioni legate alla gestione del tempo, anche la valutazione dello stato di forma di un individuo non sarà estremamente accurata (se non addirittura ignorata), con inevitabili ripercussioni anche sull’elaborazione del programma di allenamento.

    In molte palestre poi, la carenza di personale, la voglia di “strafare”, o il semplice pressappochismo, spingono molti gestori a rivestire contemporaneamente più mansioni, da receptionist a istruttori ecc. ecc.

    Tutto questo si riflette in poca cura nel seguire adeguatamente chi si allena nel proprio centro sportivo.

    Altre volte ancora, la scheda che viene assegnata a ciascun iscritto in palestra, è tutt’altro che personalizzata, e finisce con l’essere una sorta di copia conforme a decine di altri programmi diallenamento, senza tener conto delle singole caratteristiche individuali e delle personali esigenze.

    Dal bisogno di essere affiancati secondo modalità maggiormente efficaci e personalizzate, è nata la figura del personal trainer.

    Sempre più palestre tendono a relegare “l’istruttore” ad un ruolo di supervisore di quanto accade in palestra, pronto a suggerire e correggere solo dei dettagli dell’allenamento o dell’esecuzione degli esercizi, affidando a più personal trainer il ruolo di seguire da vicino i fruitori del centro sportivo, di elaborare i programmi di allenamento e di valutare le condizioni personali.