• 19/08/2016 alle 18:25

    Virus, batteri, nemici dell’organismo? Sgraditi ospiti di una festa a cui non erano stati invitati?

    Più o meno sembrava così…  
    Dico sembrava perchè Hamer ha levato anche questa certezza.
    La Quarta Legge Biologica (la penultima) parla appunto di questo.  Che funzione hanno negli equilibri del nostro corpo questi esseri?

    La balla durata tanti decenni: E’ rappresentata dalla fotografia sottostante

     

    Quarta Legge di Hamer: virus e batteri

     

    Mette da parte quello che finora sapevate su i virus. Buona lettura

     

     

    Quarta Legge di Hamer: virus e batteri

    Quarta Legge di Hamer: virus e batteri

     

    Invero, dalla ‘Terza’ Legge un po’ si intuiva che questi microrganismi avessero un ruolo sensato all’interno delle varie fasi di malattia e riparazione. Ma c’è voluto un altro passo per comprenderne realmente i significati.

    Nel pensiero comune, un virus è sempre un agente estraneo all’organismo, qualcosa che ci contagia e che ci mette in difficoltà se non provvediamo e che si riproduce. Tuttavia, grazie al sistema immunitario, l’invasione viene scongiurata nel 99% dei casi e tutto procede come niente fosse.

    Il virus è sempre un’entità maligna, che casua infezioni e sviluppi patologici, se volessimo adottare una terminologia religiosa, il virus come la maggior parte dei batteri e altri tipi di funghi, rappresenta il MALE.

    La medicina, l’antibiotico e tutti gli interventi esterni finalizzati alla loro distruzione inveceassumono il vessillo del BENE.

    Restano dei coni di ombra nonostante tutto.

    Nelle documentazioni della medicina ufficiale risulta ugualmente che alcune persone sono portatrici di virus o batteri conosciuti, senza che questi siano patogeni. In altre parole è possibile avere dentro al proprio corpo degli organismi solitamente associati a disturbi virali senza che questi siano attivi.

    Allo stesso modo ci sono malattie che possono verificarsi sia in presenza di virus che senza, come ad esempio l’epatite virale e quella non virale.

    Non è del tutto chiaro ed evidente la correlazione tra questi microrganismi e la corrispondente malattia.

    La Quarta Legge di Hamer si occupa proprio di chiarire questo aspetto.
    Infatti Hamer ha osservato che virus, funghi e batteri sono presenti nell’organismo anche in stadi di salute, ma non necessariamente si riversano contro il loro ospite, nè vengono distrutti dal sistema immunitario.

    Tenendo bene a mente ciò che abbiamo compreso dalle leggi precedenti, si può notare quanto segue:

    1) L’individuo è composto da 4 tipi di tessuti, ognuno originato da un foglietto embrionale preciso: endoderma, mesoderma antico, mesoderma recente, ectoderma.

    2) Ogni foglietto embrionale è associato ad uno stadio del cervello differente:endoderma-tronco cerebrale; mesoderma antico-cervelletto; mesoderma nuovo-midollo cerebrale; ectoderma-corteccia.

    3) I microrganismi sono associati ad un tessuto preciso e vengono attivati in base alle indicazioni della porzione di cervello di riferimento.

    Per cui avremo 3 elementi sincroni da tenere in considerazione.
    Un foglietto embrionale costituisce una serie di tessuti precisi, che a loro volta sono controllati da un livello del cervello specifico che a sua volta ha potere su di un tipo di microrganismo.

    Questi microrganismi sono dei simbionti, cioè si sono adattati al nostro essere e sopravvivono nel tempo facendo uno scambio di favori. Noi forniamo un substrato su cui loro possono vivere e prosperare, in cambio loro fanno dei piccoli lavoretti necessari per noi.

    L’idea di sterminare germi e batteri come si vedeva nei film di fantascienza, è qualcosa di assurdo in quanto nel mondo, il 99% delle reazioni sono compiute proprio da batteri, senza saremmo già estinti. Fanno parte del ciclo di rinnovamento vitale.

    Va da sè che questi esseri non siano di per sè malvagi, ma che abbiano delle funzioni ‘socialmente’ utili di cui ci siamo sempre serviti senza saperne le implicazioni.

    Nel dettaglio, il tronco cerebrale comanda tutti i tessuti dell’endoderma, i cui operai sono ifunghi e micobatteri.
    In fase di conflitto attivo funghi e micobatteri ricevono l’impulso di proliferare ed aumentare di numero, ma diventano patogeni ‘solo’ dopo la risoluzione del conflitto, quindi a problema risolto.
    A quel punto causano delle necrosi dei tessuti. Nel caso, possono ridurre la massa tumorale, che era aumentata in precedenza.

    Il cervelletto comanda i tessuti del mesoderma antico e si serve dei micobatteri come quelli della TBC, i quali proliferano dal momento del conflitto e si attivano dopo la soluzione; inoltre si serve dei batteri, i quali si attivano e proliferano dopo la risoluzione del conflitto.

    Il midollo cerebrale comanda i tessuti del mesoderma nuovo e si serve dei batteri, i quali si attivano e proliferano dopo la risoluzione del conflitto.

    La corteccia comanda i tessuti dell’ectoderma, i cui operai sono i virus.
    Questi proliferano e si attivano solo dopo la soluzione del conflitto, mai prima; in questo modo riparano le ulcere e le necrosi avvenute in conflitto attivo.

    Va da sè che secondo questa regola, le infezioni virali possono avvenire solo dopo la soluzione di un conflitto, dunque sapete già in che fase vi trovate durante una manifestazione virale.Se invece questi micobatteri non sono disponibili perchè a causa di vaccinazioni sono stati neutralizzati tutti, la riparazione non sarà completa. Ci sarà ma sarà parziale.Per esempio nel caso di un tumore del tronco cerebrale, quindi di origine endodermico, se in conflitto attivo si avrà massa e in riparazione ci si aspetterebbe necrosi da parte della TBC, ciò non sarà possibile se al momento dello choc non ne erano presenti.
    Di conseguenza l’organismo non potrà demolire la massa tumorale, tuttavia questa smetterà ugualmente di crescere e verrà incistata.

    Di norma chiamiamo questo tipo di tumore irrisolto “tumore benigno”. Secondo la Nuova Medicina di Hamer, il tumore benigno non è altro che un ex-tumore maligno già risolto. Ovvero non continuerà a riprodursi di per sè, non sarà più un pericolo anche se non è stato demolito, al massimo potrebbe dare problemi di tipo ‘meccanico’, nel senso che ostruisce le funzioni e in alcuni casi è anche bene operarlo.

    Dovesse rimettersi a crescere, non sarà a causa del fatto che è un gruppo di cellule impazzite, ma semplicemente perchè la persona si deve essere fatta nuovamente il medesimo conflitto che lo ha fatto insorgere la prima volta. Da questo punto di vista il pericolo sarebbe identico anche se lo si togliesse, visto che si formerebbe comunque un tumore nel tessuto rimanente.

    Anche secondo questa diagnostica, i pericoli ci sono e le cose vanno tenute sotto osservazione, solo che le modalità sono completamente diverse.

    A livello pratico cosa può voler dire?

    Per esempio che tutte le infezioni o le epidemie non sono casuali. Non ci si può ammalare senza tener conto dello stato in cui ci si trova.

    Una persona che sta risolvendo un conflitto ectodermico, a contatto con persone ammalate o portatori sani di un certo virus, sarà contagiato e si ammalerà.

    Chi invece non ha vissuto quel conflitto potrà al massimo diventare un portatore sano.

    Le epidemie anche scolatische fanno emergere che nonostante tutto ci sono alunni che si ammalano e altri che non si fanno contagiare. Si giustificava questo con il sistema immunitario, eppure gli elementi sopra riportati fanno emergere che esistono situazioni documentate in cui le persone non sempre si ammalano pur avendo virus e batteri dentro di loro.

    Il paradosso è quello del medico che visita ogni giorno numerosi pazienti pieni di ogni malattia. Le prime vittime, secondo il modo tradizionale di pensare dovrebbero essere proprio loro in quanto maggiormente esposti.

    Qui si parla di microrganismi a cui siamo abituati e che fanno parte del nostro ambiente. Organismi a cui noi ci siamo abituati e che si sono abituati a noi nei secoli.
    E’ noto che le persone che viaggiano per turismo non hanno la stessa resistenze e risentono dei virus e batteri del luogo a cui non sono avvezzi, cosa che non accadde a Marco Polo che però viaggio per lunghe distanze impiegando diversi anni, dunque abituandosi alle novità virali e batteriche.

    Anche questo fa parte dell’evoluzione, così come il nostro organismo si è evoluto, anche i nostri simbionti hanno assunto forme sempre differenti, infatti i virus sono probabilmente quelli più recenti cronologicamente e corrispondono al nostro cervello più moderno.

    Diversa è la questione di armi batteriologiche che non corrispondono a nessun essere naturale e che dunque sono estremamente tossici in quanto noi non siamo abituati a loro e non abbiamo avuto il tempo per adattarci alla dannosità dei loro agenti catabolici.