• 20/07/2016 alle 20:00

    Le diete iperproteiche non fanno male; Un mio amico su Facebook mi ha passato un link di uno studio sull’effetto delle diete iperproteiche sui reni, che mostra come vi sia un sovralavoro di filtraggio da parte di questi. Lo studio è una review del 2015, pertanto è di adesso. Perciò possiamo dire che le diete iperproteiche tendenzialmente facciano male.

    Le diete iperproteiche non fanno male

    Le diete iperproteiche non fanno male

    Provate a pubblicarle roba del genere su Internet e viene fuori un casino, flames a non finire fra i paleofissati ed il resto del mondo. Non è vero che le proteine fanno male, è che si fanno gli studi sugli obesi, sui malati, c’è uno studio che dice il contrario, non sono le proteine che fanno venire il cancro all’intestino ma il modo di cottura (ma non stavamo parlando dei reni?), bla bla bla.

    Ora, voglio dirvi la mia.

    Le diete iperproteiche non fanno male. Assolutamente. Ciò che accade è che non si tiene conto di elementi impalpabili, che sembrano delle fesserie, ma che spiegano perché queste diete non facciano male e anche perché poi gli studi non riescono mai a trarre delle conclusioni.

    Parto da un estratto di un altro articolo, che ho scritto sempre io e che riporto perché mi serve per poi dire perché non ci sono pericoli.

    Le diete iperproteiche non fanno male

    Razzolando su Internet si trova tutto, ecco un estratto della carta di rischio del tumore ai polmoni. Ve la faccio breve, si legge così:

    · Mettete, ad esempio, il dito indice destro sulla colonna 55-59, cioè l’età del fumatore.

    · Mettete il dito indice sinistro sulla riga 30 anni

    · Trovate l’incrocio, verde in questo caso cioè basso livello di rischio.

    Ciò che l’incrocio dice è: “uno che ha 55-59 anni e che ha iniziato a fumare a 20 anni (perché i salti sono di 10 anni) ma ha smesso a 30 anni, ha una bassa probabilità di ammalarsi di tumore”. Cioè non conta l’età anagrafica, ma gli anni di fumo: chiaro che per avere molti anni di fumo dovete essere sempre più grandi a parità di anno di inizio.

    Ok, adesso guardate l’ultima riga, quella “fumatori”, quelli che non hanno mai smesso di fumare. Vedete come il rischio aumenti negli anni?

    Ma come si legge? Ecco: “uno che inizia a fumare a 20 anni e non smette mai fino a 40-44 anni ha un basso rischio ma questo cresce nel tempo”. In altre parole uno che inizia a fumare a 20 anni avrà conseguenze oltre i 40 anni.

    Questo è un risultato sorprendente: chi studia i tumori polmonari causati dalle sigarette si sorprende, cioè, che non tutti i fumatori della merda che è nelle sigarette sviluppino un tumore? L’organismo umano è cioè così resistente che per alzare bandiera bianca ci mette 20 anni.

    Bene. Per morire di tumore ai polmoni a causa delle sigarette ci vogliono in media circa 20 anni. 20 anni di esposizione ad agenti palesemente tossici. Pensate a quanti sono 20 anni. 20 anni mia figlia non era nemmeno un pensiero recondito, i cellulari pesavano quasi un chilo, internet veloce era a 56k forse, youtube e facebook al di là delle più fantascientifiche ipotesi. 20 anni sono un tempo immenso.

    Ora, per essere chiari, voi che vi ingozzate di proteine, che “la palestra è la mia vita”, voi che oggi avete 25 anni, anche 30, quanto pensate di andare avanti? Ma certo! Per sempre!

    Invece non è così, per la massa di persone (e voi non sapete se siete la massa dei mediocri oppure no). Magari farete così per 1 anno, 2, 3, per tantissimo, per 5, 10 anni. Ma poi saranno pochissimi quelli che insisteranno. Perché… perché è così.

    Perché la fissa assurda, la fittonata cosmica, dura tantissimo è vero ma… ma magari questo tantissimo è 5 anni. Chi si trova nella fase-fissa ora dirà che lui per sempre bla bla bla, oppure che si allena da tantissimo e sarà sempre così, si allena magari da ben 5, ma di più, da 10, ma addirittura da 15 anni! Wow…

    Il problema è che io, io sì sono un fissato. Io mi alleno da 30 anni, da un tempo immenso. E di gente che la palestra era la loro vita ne ho vista a centinaia. E tutti hanno smesso. Non voglio assolutamente passare da eroe, sono io, sì, un fissato. Io ci ho impostato una vita, io ho avuto crisi familiari per le mie stronzate, io ho fatto cose assurde ai limiti della patologia. E l’ho fatto per decenni eh… e ho visto gli altri.

    Ora vi ingozzate di proteine, a 3, 4, 5 grammi pro chilo al giorno, ma fra 5 o anche 10 anni… l’abbozzerete. Ok, magari non tutti. Magari ci saranno fra di voi altri fissati come me, ma statisticamente l’abbozzerete. E se ci vogliono 20 anni per morire di tumore ai polmoni fumando sigarette… ma che cazzo vi farà mai 5 ma anche 10 anni di proteine ingurgitate compulsivamente? Ve lo dico io: NULLA ah ah ah un cazzo di nulla. Alla fine, mica ve le fumate le whey, le idrolizzate, quelle a basso rilascio (boh… non so che ho scritto), e non vi fumate le bistecche.

    Ma ancora: fra di voi c’è sicuramente l’equivalente di colui che parla di allenamento e non si allena, quello che dice che fa la dieta ma vai a vedere non la fa ma pensa di farla. Vorrei vedere quelli che dicono che si fanno la fiorentina con l’avocado quante volte se la mangiano… ma che poi quelli fissati con le proteine non fanno altro (in compagnia dei vegani eh…) che proporre gustose ricettine assurde dove compaiono robe assurde, appunto l’avocado, la papaya, salse assurde e così via, cose della sere “semplicissime ricettine” eccerto eccerto.

    Li vorrei vedere, sì, davvero…

    Perciò, il problema delle diete iperproteiche è un falso problema: statisticamente sono solo fittonate passeggere, anche durassero anni. Ripeto, poi c’è sicuramente quello che si preparerà a vita i contenitori pieni di tonno ricco di omegatre per tutta la settimana, io l’ho fatto eh… ho retto 3 anni (tre anni, non tre mesi) e poi mi sono rotto i coglioni, perché c’è un limite ad essere cretino anche per un fissato. Chi lo fa a vita di mangiare da un contenitore… ecco io credo che il problema non sia il filtraggio glomerulare renale eh…

    Perciò, mangiatevi tuuuuuuutte le proteine che volete. Perché la palestra è la vostra vita, perché voi siete quelli intelligenti, mica come la massa degli stupidi che mangia i carboidrati che fanno venire il cancro… per poi ne riparliamo fra 10 anni, che tanto io ci sarò sempre qui a fare il coglione su internet, identico a me stesso (se non mi sono ucciso allenandomi, chiaro) mentre voi sarete nella schiera dei “eh si… sai… il lavoro, mi sono sposato, i figli, e poi non mi andava più”.

    Ricordatevelo: sarà la vostra salvezza.

    Ah… prima di lasciarvi. Io sono ancora qua perché ho un solo pregio: so che sono un fissato, uno spostato, un disadattato. So che sono tutte cazzate, e cerco di non prendermi troppo seriamente, so che quando mi prende la fittonata è… appunto, una fittonata, come prendere ferie per allenarsi. Non penso di essere nel giusto o di aver ragione. Per questo io sono ancora qua, nel bene e nel male.

    DCSS PowerMechanics For Power Lifters parla, per oltre 750 pagine, della biomeccanica dei principali esercizi della palestra: il libro è a colori e ci sono almeno 2 disegni a pagina, oltre 2000 in tutto il libro, rispetto ai 20, 30 di altri libri. Non solo, DCSS è l’unico libro in cui la pubblicità, come è questo articolo, non ha mai frasi del tipo “se vuoi sapere il resto, compra il libro”. Addirittura, la pubblicità è fatta con materiale inedito…
    DCSS è stato definito da Boris Sheiko, il più grande allenatore di Powerlifting di tutti i tempi, come “il miglior libro di biomeccanica del Powerliting che abbia mai avuto”. Il libro è difficile, perché gli argomenti sono difficili, ma in questo modo può essere riletto più e più volte. Per questo, è un libro unico.
    DCSS è alla 4° ristampa, è stato presentato all’università di Scienze Motorie di Milano e all’università di Scienze Motorie di Verona.